E’ da sempre uno dei maggiori crucci degli investitori e contemporaneamente obiettivo della ricerca degli analisti.

Come individuare, con ragionevole certezza, i migliori titoli per il nostro portafoglio?

Metodi oggettivi basati sull’osservazione di dati matematici e l’esperienza dei migliori investitori del mondo nella selezione dei titoli, possono rappresentare la strada per arrivare alla risposta cercata.

Miglior investimenti finanziari: la definizione di migliori

Nell’accezione comune per migliori investimenti finanziari vengono intese tutte le forme di investimento che a parità di rischio, permettono guadagni elevati e sensibilmente superiori alla media.

Questa tipologia di investimenti sono difficili da identificare e spesso si accompagnano a rischi altrettanto elevati e/o non sempre facili da valutare.

Allo stesso modo vengono definiti investimenti migliori, quegli strumenti che a fronte di rischi inferiori alla media consentono di ottenere guadagli simili o superiori agli altri strumenti simili proposti sul mercato.

Anche la costanza nella produzione di rendimento è una caratteristica che rende alcuni investimenti migliori e preferibili rispetto altri. È uno dei fattori chiave che spesso fa preferire agli analisti e ai gestori, un titolo rispetto a un altro.

Poter contare su una certa stabilità dei ritorni è una caratteristica molto ricercata soprattutto quando i mercati sono impostati al ribasso e/o caratterizzati da forti oscillazioni.

Questa tipologia di valutazioni sono tipiche dell’investimento azionario, ed è su questo comparto che ci focalizzeremo nell’articolo, ma con le dovute differenze.

Le osservazioni che faremo possono essere estese anche agli investimenti obbligazionari, anche se le analisi differiscono perché le variabili da prendere in considerazione sono diverse.

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Come si misura l’eccellenza di un titolo?

Tanti sono i fattori che possono influenzare l’andamento di un titolo e non è necessariamente la crescita il fattore determinante per definire l’investimento in quel titolo come il miglior investimento.

In finanza spesso il concetto di eccellenza si accompagna all’efficienza aziendale, visto che le azioni sono l’espressione del valore di una determinata azienda e degli utili futuri attesi dall’investimento nella società stessa.

L’eccellenza di un titolo è spesso correlata all’unicità del marchio che l’azienda rappresenta o alla leadership di mercato espressa in diverse forme e caratteristiche che dipendono da fattori peculiari, come il settore di appartenenza o il paese/mercato dove si affaccia il core business dell’azienda presa in esame.

Com’è possibile identificare queste caratteristiche attraverso un metodo oggettivamente sicuro, riproducibile e standardizzato?

Queste ricercate caratteristiche spesso sono espresse attraverso indicatori di bilancio particolarmente brillanti. Gli indicatori sono rapporti matematici tra diverse variabili di bilancio, ottenuti dai rapporti tra le diverse voci di attivo e passivo contenute nei bilanci aziendali stessi, valori oggettivi e standardizzati.

Indicatori eccellenti, di norma, consentono investimenti finanziari eccellenti.

Questi indicatori presi singolarmente non dicono molto, è necessario confrontarli tra loro, con le medie storiche della società stessa, con le medie di settore e con azioni di società simili, per avere un’idea della qualità espressa dall’azienda in relazione al proprio business, al settore e ad aziende simili.

Attraverso l’analisi di questi dati e in base allo scenario atteso del mercato di riferimento in cui operano queste aziende, gli analisti possono farsi un’idea sull’eccellenza o meno di una società e quindi dare un giudizio oggettivo sull’opportunità di investire o meno nei titoli di una data società.

I principali indicatori economici: il Price/Earnings (P/E)

Analizziamo i principali indicatori che consentono la valutazione aziendale e permettono di identificare quali sono i migliori investimenti finanziari di cui tutti noi siamo a caccia.

Il più famoso e utilizzato universalmente è il rapporto Price/Earning (P/E).

Il rapporto prezzo/utili (in inglese Price/Earning) è di semplice reperibilità e consente di avere un’importante informazione in relazione agli utili di un’azien.

Esso diventa particolarmente significativo in assenza di  importanti componenti straordinarie nei ricavi ed esprime quanto è necessario pagare il titolo in relazione agli utili aziendali.

Questo rapporto diventa particolarmente significativo quando vengono presi in considerazione gli utili futuri (attesi) non attuali (a consuntivo) per poi confrontare l’indicatore con il passato, con il settore di appartenenza e con i principali competitor.

Il P/E viene letto anche come “il numero di anni necessari per riavere indietro il valore investito ad utili costanti”.

I principali indicatori economici: il Price/Cash Flow (P/CF)

Questo indicatore è spesso usato come “ottimizzatore” del precedente e prende in considerazione i flussi di cassa al posto degli utili.

Fornisce una precisa indicazione di come il mercato, attraverso il prezzo, dia una valutazione alla liquidità dell’azienda.

In pratica, oltre agli utili, vengono presi in considerazione anche gli ammortamenti e gli accantonamenti: la somma di questi valori consente una visione più precisa della reale potenzialità aziendale.

Chiaramente, maggiore è il CF e più un’azienda risulta solida e autosufficiente.

Purtroppo, il rapporto P/CF non è sempre semplice da reperire e anche in questo caso è maggiormente indicativo se per calcolarlo si utilizza il CF foward (ossia futuro/atteso).

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I principali indicatori economici: il Dividend Yield

E’ un indicatore semplice da calcolare e si esprime attraverso il rapporto esistente tra il dividendo e il prezzo del titolo.

Anche in questo caso l’indicatore diventa significativo se nel calcolo viene utilizzato il dividendo atteso per poi procedere al confronto con il settore, le aziende simili e i competitor.

Può avere senso anche il confronto di questo indicatore con il rendimento delle obbligazioni a medio lungo termine, per stabilire la convenienza ad investire sul mercato azionario attraverso un determinato titolo rispetto al mercato obbligazionario di riferimento.

I principali indicatori economici: il Price/Book Value (P/BV)

Questo indicatore esprime il rapporto che c’è tra il prezzo di un titolo e il valore patrimoniale dell’azienda.

Il Book Value rappresenta infatti, a sua volta, il rapporto esistente tra i mezzi propri dell’azienda presa in considerazione e il suo patrimonio netto come espresso in bilancio.

Questo indicatore offre un’immediata indicazione su come la società viene valutata dal mercato in relazione al suo patrimonio netto, ovvero senza tener conto delle capacità aziendali di produrre utili.

Può essere indicativo per avere un quadro di aziende particolarmente patrimonializzate o per determinare una chiara sotto/sovra-valutazione del titolo.

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Il metodo di analisi per individuare i migliori investimenti finanziari

L’utilizzo e il confronto degli indicatori è un metodo di analisi che risulta molto affidabile, ma non è di facile applicazione se non si ha un po’ di dimestichezza con i dati.

Spero però ora ti sia più chiaro quali dovrebbero essere i dati che devi ricercare quando vai a caccia di investimenti finanziari sul mercato. E’ un metodo necessario per avere delle basi scientifiche sulle quali scegliere un titolo rispetto ad un altro e per non affidarsi alla fortuna.

Chiaramente, non è semplice e se non sei del settore è meglio affidarsi a professionisti in grado di fare l’analisi per te. Il fai da te difficilmente consente risultati positivi.

La ricerca e il confronto di questi indicatori, specie quando viene preso in considerazione un numero rilevante di aziende/titoli, è un’attività professionale che richiede esperienza e un’organizzazione di rilievo.

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Il metodo Warren Buffett per trovare i migliori investimenti finanziari

Di per sé, l’utilizzo sterile dei soli indicatori di bilancio visti fin ora non è una condizione sufficiente per garantirti il successo nella ricerca dei migliori investimenti finanziari che stai cercando, altrimenti, per quanto complesso, investire diverrebbe un’attività meccanica.

Warren Buffett è considerato uno dei più bravi investitori al mondo, rappresenta un caso di eccellenza nell’attività di ricerca e selezione dei migliori investimenti finanziari a livello mondiale.

Il leggendario “oracolo di Omaha” non ha mai dettato le regole precise per fare valutazioni di convenienza, ma nelle interviste che ha rilasciato e nei libri che ne ritraggono la figura, non ha nascosto il metodo generale che utilizza per scovare i migliori investimenti finanziari che lo hanno reso celebre e ricco.

Una parte importante delle valutazioni che stanno alla base delle sue scelte d’investimento, sono radicate profondamente nell’analisi degli indicatori di cui abbiamo appena parlato e del confronto ad ampio spettro di questi con il perimetro dell’investimento.

Ma non è tutto qui, ci sono altri elementi che aiutano nella selezione degli investimenti, elementi che possono essere identificati ed evidenziati proprio dall’analisi degli indicatori di bilancio e altri che non sono nascosti nelle pieghe dei numeri aziendali.

Di seguito alcune delle caratteristiche segnalate da Buffett come elementi da ricercare nella selezione dei migliori investimenti finanziari:

  • aziende in costante crescita degli utili per gli azionisti attraverso rendimenti superiori alla media nel lungo periodo, che allo stesso tempo offrono un contenimento dei ribassi nelle fasi turbolente dei mercati;
  • aziende che hanno un core business difficilmente replicabile, che rappresentino marchi fortemente leader di mercato o creatori e/o detentori del mercato stesso. Sono generalmente aziende caratterizzate dal costante aumento degli utili nel tempo, in grado di trasformare le vendite in utili reali e non hanno fatto ricorso a grandi indebitamenti per conseguire i risultati;
  • aziende valutate dal mercato in maniera decisamente inferiore al loro fair value, ossia che presentino un certo margine di sottovalutazione rispetto al corretto valore espresso dagli indicatori di bilancio visti pocanzi.

Come individuare le aziende di elevata qualità?

L’abuso dell’espressione “di qualità” ha svuotato di significato e di valore il modo di dire e il concetto stesso, motivo che mi ha reso contrario all’utilizzo di questa forma per descrivere prodotti e aziende.

Il termine di qualità, di per sé, dice poco. Quello che io intendo per qualità non coincide necessariamente con il tuo concetto di qualità, inoltre, chiunque promuova un prodotto o un servizio è solito sottolineare la grande qualità di quello offre.

E ci mancherebbe pure il contrario! Chi promuoverebbe qualcosa dicendo che non è pregiato o fatto bene? Inoltre il concetto di qualità può diventare molto soggettivo, altrimenti non si spiegherebbe la concorrenza e l’esistenza di prodotti uguali sul mercato.

In questo caso, però l’espressione diventa appropriata perché la qualità è espressa da parametri numerici oggettivi non opinabili. Spesso scrivo che mi piacciono i numeri perché non mentono: ecco, questo è uno dei casi rappresentativi.

Un ulteriore elemento che spesso si riscontra nelle aziende caratterizzate da indicatori decisamente positivi, è la capacità dei manager, focalizzati su politiche di distribuzione degli utili, nella creazione di valore nel tempo e che spesso ricoprono ruoli apicali per lunghi periodi, durante i quali custodiscono sia i valori aziendali che quelli patrimoniali.

Generalmente questa tipologia di aziende è molto conosciuta sia dal mercato finanziario e anche dal loro mercato di riferimento, se non direttamente, attraverso i marchi dei prodotti commercializzati.

I rischi legati ai migliori investimenti finanziari

Per quanto possano essere investimenti eccellenti, i titoli delle aziende con le caratteristiche descritte finora non sono privi di rischio.

Il rischio c’è ed è rappresentato dall’irrazionalità che spesso contraddistingue certe fasi di mercato dove le correzioni avvengono in modo generalizzato o sono alla base di movimenti recessivi dell’economia.

Va da sé che, quando i mercati scendono, specie quando i movimenti sono dettati dall’irrazionalità o dallo scoppio delle cosiddette “bolle speculative”, tutto cala in maniera decisa.

Generalmente, però, i titoli di queste aziende scendono meno della media del mercato, risultano difensivi e spesso i tempi di “recovery” (recupero della perdita) sono nettamente inferiori alla media di mercato, caratteristiche che li rendono particolarmente adatti all’utilizzo della componente a lungo termine del portafoglio degli investitori, sia per la costanza della produzione degli utili anche per la resilienza delle valutazioni.

Questa tipologia di titoli è sempre molto ricercata, specie durante le fasi di turbolenza dei mercati che, da eventi negativi, spesso si traducono in ottime opportunità di acquisto.

Sempre Buffet descrive i mercati finanziari come quello strumento che permette di trasferire il denaro dalle persone impazienti a quelle pazienti.

Se hai acquistato titoli di aziende che hanno numeri eccellenti o caratteristiche eccellenti, prima o poi queste eccellenze si trasferiranno nelle valutazioni dei titoli, ecco perché è così importante scegliere con oculatezza i titoli.

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L’operatività richiesta per individuare i migliori investimenti finanziari

Definite le caratteristiche dei migliori investimenti finanziari, le strade per individuarli non sono molte e neppure semplici da percorrere.

Ti sconsiglio vivamente di cimentarti nell’impresa titanica dell’individuazione, del calcolo e dell’analisi di confronto di tutti i parametri e degli indicatori, che permettono di valutare, e successivamente individuare, le aziende con le caratteristiche idonee per essere annoverate tra i migliori investimenti finanziari.

Oltre alle oggettive difficoltà di reperimento e confronto dei dati, la probabilità di incappare in errori di diverso genere è decisamente troppo elevata.

Una cosa è concentrarsi sull’analisi e sulla valutazione di un singolo titolo, un’altra è quello di farlo in maniera costante, globale e continua come un investitore professionale su una serie di titoli.

Esistono società di analisi e gestione che fanno questa attività da tempo, con risultati concreti e comprovati, ma bisogna conoscerle e valutarne l’utilizzo nella strategia complessiva del singolo portafoglio.

Questa attività risulta fondamentale per ottenere i risultati che stai cercando. Se sei alla ricerca dei migliori investimenti finanziari per far rendere al meglio i tuoi risparmi, senza sorprese e rischi inutili, fatti supportare da chi, da sempre, è specializzato nella gestione di alto profilo.

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